Inserito il 19/10/2008 20:26:36 da
sindaco
in Generico
Nei giorni scorsi ho ricevuto lettere da parte di un genitore e di un'insegnante sulla situazione della scuola e sui provvedimenti presentati dal ministro della pubblica istruzione. Il mondo della scuola, per l'importanza che riveste nella crescita del nostro paese, merita tutta la nostra attenzione. E' inoltre interessante argomento di confronto e proposte sia per quanto riguarda la dimensione locale che le ipotizzate trasformazioni ministeriali.
Le lettere ricevute parlano della volontà del governo di utilizzare strumenti di disinformazione per mascherare il taglio di 130.000 posti e il conseguente smantellamento del sistema scolastico pubblico. Viene citato, inoltre, il taglio nel bilancio di 7,8 miliardi di euro in tre anni riducendo drasticamente il tempo scuola garantendo in tutti gli ordini di scuola solo l'orario del mattino, gli eventuali rientri pomeridiani saranno a carico degli enti locali che si dovranno rivalere sicuramente sulle famiglie.
Da parte mia credo che si debba cercare di affrontare il problema facendo comprendere le motivazioni reali delle diverse posizioni. Siamo in un momento difficile dove il tentativo di dare efficienza al settore pubblico è un imperativo per far crescere il nostro paese. Così come è auspicabile, genericamente, una maggior rigore in molti settori, dunque anche in quello dell'educazione. D'altra parte non tutto è da smontare e buttare. Mi pare che siamo passati da una situazione - perdurata per decenni - dove all'incapacità a decidere alcunché siamo piombati in una situazione dove si decide senza approfondire minimamente le questioni. Credo dunque che nel nostro piccolissimo potremmo fare uno sforzo di confronto e di comprensione. Che ne pensate del grembiulino? del tempo pieno? delle cosiddette "differenziali" per i bambini stranieri? Della, perché no, situazione della scuola di sommariva? Parliamone, spero ci siano interventi. L'argomento lo merita.
Commenti
Le politiche del governo stanno distruggendo la scuola pubblica.Non si tratta di riforme,ma solo di tagli e risparmi ,che destrutturano il nostro sistema pubblico di istruzione e mettono a rischio il diritto allo studio e la qualità dell'offerta formativa.Le riforme non si attuano a colpi di decreti,negando la discussione al Parlamento,e senza alcun coinvolgimento delle forze sociali e della scuola stessa. Quale futuro ci attende ? 33 alunni per classe ? classi ponte o classi multicolore ? maestro unico o pluralità docente? scuola dell'infanzia e scuola primaria solo al mattino ? tempo prolungato pagato dalle famiglie ? riduzione drastica delle ore di sostegno? ...........Questo è il futuro della nostra scuola !